Il 30 dicembre 1951, mentre pranzava a L’Étoile de Mer, una piccola trattoria della Costa Azzurra, Le Corbusier realizza – in soli tre quarti d’ora – il progetto di una casa destinata a lasciare il segno nella storia dell’architettura.
La casa è un capanno di una manciata di metri quadrati, un regalo a sé stesso e alla moglie Yvonne, che costruirà nel 1952 lungo il litorale di Roquebrune Cap-Martin nel sud della Francia.
“Le Cabanon” è uno minimo in cui ogni elemento è ridotto al massimo dell’essenzialità. Ogni spazio è sfruttato al meglio, tutto è creato a “misura d’uomo”, pensato per l’uomo, a cui “non serve molto più di un letto, un tetto e la vista del sole che risplende sul mare”.
Vivere bene con poco.
In questi giorni in cui il tempo è scandito dallo stare in casa, continuo e obbligato, guardare a “Le Cabanon” ci fa sentire un po’ meno stretti e costretti dentro le quattro mura domestiche.
La casa, come sosteneva Le Corbusier, diventa allora un prezioso “scrigno del tesoro del vivere”, un vivere che mai come oggi – visto quello che sta accadendo – ci appare necessario che sia… “a misura d’uomo”!
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